Ed eccoci qua. 24 Aprile 2021. Di nuovo in zona rossa, ancora pandemia. Non andiamo all’estero esattamente da un anno e poco più di tre mesi. Ultimo, meraviglioso, viaggio: Guinea Bissau (del quale trovate qualcosina qui). Nel frattempo i segni dello stress iniziano a farsi sentire.
Lo sappiamo, sembra l’inizio di “lettere dal carcere” o qualcosa di simile e invece non è altro che il bisogno di esternare il nostro stato d’animo in questo momento così difficile e così lungo. Viaggiare ci manca come l’ossigeno. Forse qualcuno lo sa, la maggior parte di chi ci legge forse no, ” I viaggi di Congo e Whisky” è presente anche su diversi social come Instagram, Facebook, Pinterest e Tik Tok. Il fatto è che ultimamente la vena creativa si è ostruita, la nostra voce fatica ad uscire, le nostre menti faticano ad immaginare e le mani non riescono a scrivere.
Vorremmo sempre scrivere soltanto di viaggi e argomenti ad essi correlati ma la verità è che in questo momento facciamo davvero fatica, anche se di esperienze da raccontare ne avremmo ancora tante. E allora questa mattina abbiamo deciso che, cara SEO e care regole dell’Internet, non ve ne abbiate a male ma vi mettiamo da parte per scrivere di getto solo quello che ci passa per la testa e per il cuore.
Fabio in questo momento è piuttosto mentalmente paralizzato sull’argomento viaggi. Dice che non riesce a pensare ai viaggi futuri, l’incertezza nella quale viviamo provoca in lui rabbia e quindi, fino a quando non avremo notizie un pò concrete su come, quando e dove potremo muoverci nei prossimi mesi, riesce a dedicare al viaggio solo una piccola parte dei suoi pensieri.
Per me invece è linfa, sempre e comunque. Progetto, penso, annoto luoghi, guardo voli e faccio programmi. Tanti programmi. Troppi. Ma considerata la situazione meglio prendere in considerazione più idee, no?
Qualche giorno fa mi sono svegliata presto, non era ancora ora di alzarsi e comunque non mi andava, Fabio dormiva. Io volevo riposarmi ancora, nonostante l’inquietudine che ogni tanto in questi ultimi mesi mi prende. E allora, per ritrovare un pò di tranquillità, ho fatto una cosa che quasi sempre mi salva e mi aiuta. Lì, sdraiata nel nostro letto, ho iniziato a pensare ad alcuni dei momenti più emozionanti vissuti durante i nostri viaggi. In realtà non ho solo pensato, ci sono proprio tornata dentro. Avete presente Mary Poppins quando con tutta la ciurma salta all’interno del quadro (Mary Poppins, che strafiga comunque!)? Ecco, io ho fatto proprio così! E volete sapere dove sono finita? Beh, prendiamoci per mano, chiudete gli occhi e pronti a saltare nei miei ricordi, si parte!
Koh Kood, Thailandia – Febbraio 2014
Non possiamo fare un viaggio attraverso i nostri ricordi senza partire da dove tutto ebbe inizio. Non starò tanto a dirvi di quanto girandola in motorino abbiamo appurato che quell’isola fosse decisamente selvaggia e ancora non presa d’assalto dal turismo di massa o di quanto le sue acque fossero belle e limpide, ma piuttosto ho ricordato lo stupore misto a paura che ho provato svegliandomi nel cuore della notte a causa della pioggia fortissima e battente. Ci ho messo un pò a capire cosa stesse succedendo ed il mio solito coraggio mi ha portato a domandarmi: tifone? frana in arrivo? Giudizio Universale 2.0 ? Benvenuta prima volta: Valeria, questa è la tua prima pioggia monsonica (coi controcazzi, oserei dire)!

Uganda – Gennaio 2015
Beh, beh, beh. Qua sarebbe tutto un ricordo emozionante ma devo rimanere fedele a ciò che ho visualizzato nel mio letto. Un piccolo, brevissimo momento che però a occhi aperti o chiusi è uguale, lo vedo benissimo: sole di mezzogiorno, seduti nel nostro fuoristrada, secondo giorno di viaggio, trasferimento da Kampala al Murchison Falls National Park. Terra rossa. Varchiamo il cancello del Parco e solo dopo pochi metri ci attraversa la strada un babbuino col suo piccolo in braccio come a dirci “ecco, da adesso in poi cari miei, siete a casa nostra. Benvenuti nel mondo animale”. E potrei aggiungere, caro babbuino, l’inizio di una grande storia d’amore.
Namibia – Agosto 2015
Che paese incredibile. Ho ricordato di non riuscire a chiudere la bocca dallo stupore entrando con la nostra auto nel parco di Sossusvlei. Era mattino presto, circa le 07:00, il sole si stava alzando e lo stesso stava facendo una leggera nebbiolina super d’atmosfera. Lungo la strada solo noi e qualche orice che si muoveva silenzioso. E all’improvviso le dune, arancioni, rosse, gialle..Uno spettacolo che soltanto Madre Natura sarebbe stata in grado di creare.

Rwanda – Luglio 2016
Ci siamo emozionati diverse volte durante questo breve viaggio. La sofferenza che questo paese ha vissuto a causa del genocidio del 1994 si respira ovunque, nonostante il paese si sia rialzato e sia andato avanti a testa alta e con molto coraggio. Ma una delle emozioni più intense ce l’hanno regalata ancora una volta i gorilla di montagna, che avevamo già incontrato in Uganda. Nel Parc National des Volcans però abbiamo fatto visita ad una famiglia composta da 33 esemplari e possiamo dire con certezza che questa resterà una delle esperienze più belle della nostra vita. Ne abbiamo parlato anche qui.

Uganda – Dicembre 2016
Siamo tornati. E questa volta abbiamo visitato la regione della Karamoja, a nord del paese. Più una spedizione che una vacanza. Un viaggio con la V maiuscola. Sono uscita con le lacrime agli occhi dopo la prima visita improvvisata ad un villaggio incontrato lungo la strada che ci conduceva a Moroto. Perchè? La semplicità di queste persone, l’entusiasmo con il quale ci hanno mostrato le loro capanne, le risate dei bambini, le mani e soprattutto gli occhi dei più anziani ci hanno riscaldato il cuore. Un viaggio unico che difficilmente pensiamo di potere ripetere in termini di emozioni. Ma mai dire mai. Trovate i dettagli qui.

Bolivia – Agosto 2017
Il viaggio attraverso i nostri ricordi prosegue. Beh, ricordo bene la nostra guida dirci” Signore e signori, aprite gli occhi! Benvenuti nel salar più grande al mondo, ecco a voi il Salar de Uyuni”. Nonostante un freddo assurdo ed un vento altrettanto fastidioso, di fronte a quella infinita distesa di sale siamo rimasti senza parole.

Colombia – Gennaio 2018
Questo è uno dei miei pensieri preferiti. Nel senso che ha proprio un effetto curativo e lo rispolvero costantemente quando ne ho bisogno. Cartagena, meravigliosa Cartagena. Prima serata all’Havana Cafè. Musica dal vivo, cocktail in mano, sederi che si muovono e noi che ridiamo come matti in un posto che sembra sospeso nel tempo e dove tutti hanno un solo e unico obiettivo: divertirsi. Che tu sia bello, brutto, sovrappeso, troppo magro, ballerino professionista o imbranato cronico non importa. Qui si fa festa senza vergogna e tutti sono i benvenuti. Spet-ta-co-lo.
Brasile – Agosto 2018
In due settimane passate tra le dune e le lagune del Parco nazionale dei Lençóis Maranhenses, nel Maranhão, non ci siamo persi un tramonto. Difficile chiedere alla propria mente di non spaziare di fronte a tanta bellezza. Ma non dimenticheremo mai nemmeno quel tramonto vissuto sulla spiaggia di Jericoacoara, caipirinha in mano, insieme a persone provenienti da ogni parte del mondo a creare la roda per i capoeristi che si esibivano per puro piacere e divertimento. Musica e ballo rimangono secondo noi tra i collanti più efficaci al mondo. Ma siete pronti per ripartire per questo viaggio lungo i nostri ricordi più emozionanti?

Messico – Gennaio 2019
Eccoci approdati in Messico. Un viaggio decisamente sfigato, diciamocelo. Un sacco di cose sono andate storte. Anche per questo abbiamo raccolto tutti i nostri consigli in questo articolo che vi consigliamo di leggere nel caso decidiate di organizzare un viaggio tra Chiapas e Oaxaca. Nella chiesa di San Juan Chamula però abbiamo vissuto un momento davvero emozionante. Qui non è possibile fare fotografie o video ma in mezzo ad un numero infinito di candele, che consiste nell’unica fonte di illuminazione, avvengono rituali religiosi e sacrifici di galline. Atmosfera onirica.

Argentina – Agosto 2019
Pensavamo, dopo i paesaggi d’altura della Bolivia, di avere visto tutto, o comunque di non potere più rimanere a bocca aperta. E invece Madre Natura ci ha ricordato che con lei nulla è impossibile!
La Puna Argentina è quanto la nostra immaginazione pensa si possa avvicinare di più a Marte. Volete sapere un segreto? In realtà non lo pensiamo solo noi, ci hanno spiegato che proprio in questi territori, simili al pianeta rosso, la Nasa organizza vere e proprie missioni di geologia spaziale. Anche qui “l’ingresso” all’area che viene denominata Puna è stato piuttosto emozionante. Mentre la nostra auto si arrampicava lungo tornanti sempre più ripidi, proprio dopo una curva, il nostro autista ha esclamato a gran voce: “Eccoci, questa duna di sabbia vi dà il benvenuto nella Puna Argentina!”.
E proprio lì, di fronte a noi, una duna altissima di sabbia color bianco accecante che sembrava impossibile si trovasse proprio lì, in quella posizione, in mezzo al nulla, circondata da terreni e colori che non c’entravano nulla con lei. L’introduzione perfetta ai nostri giorni su Marte!
Guinea Bissau – Dicembre 2019
Partiti un pò titubanti a causa del ballottaggio delle elezioni presidenziali che si sarebbero tenute proprio durante il nostro soggiorno (la Guinea Bissau vanta purtroppo circa una decina di colpi di stato e l’ultima crisi risale a Marzo 2020. Come per l’organizzazione di qualsiasi altro viaggio, in questo caso ancora di più, consigliamo sempre di visionare il sito della Farnesina qui), siamo rientrati a casa con il cuore colmo dell’ennesima certezza: in nessun altro continente ci sentiremo mai come in Africa.
Non devo scavare molto per pescare il ricordo più emozionante, anzi i due ricordi in questo caso..uno è sicuramente legato alla notte indimenticabile passata sull’isola remota e disabitata di Poilao, nell’arcipelago delle Bijagos, dove abbiamo assistito alla nidificazione delle tartarughe. Un’emozione indescrivibile, una notte magica, fatta di risate, di scoperte, di occhi lucidi e increduli di fronte al piano perfetto che la natura ha saputo architettare. Una notte piena di rispetto e tenerezza verso questi animali speciali che lottano contro mille pericoli per compiere la loro missione. Una notte in cui noi, in quanto uomini, ci siamo davvero sentiti piccoli di fronte a tanta vastità e bellezza.
Il secondo ricordo, beh..non può che essere il miglior veglione di San Silvestro al quale abbiamo mai preso parte..cena intorno al fuoco in riva al mare, musica, vino, musica africana e abbracci e auguri scambiati con persone che non avevamo mai visto prima ma che ci hanno accolto in quella che era una vera e propria festa di famiglia. E questo al momento è l’ultima tappa del nostro viaggio attraverso i ricordi più emozionanti.

Beh ragazzi, questi i pensieri che si sono accavallati nel mio cervellino quella mattina, lì nel nostro letto. Un viaggio attraverso alcuni dei nostri ricordi più emozionanti. Poi mi sono alzata, mi sono fatta un thè coi biscotti e ho aperto uno dei nostri libri che di solito consultiamo per trovare ispirazione per i viaggi futuri. Di idee ne abbiamo tante e oserei dire anche belle e abbastanza originali, speriamo al più presto di poterle trasformare in prenotazioni!
Forse questo viaggio attraverso i nostri ricordi è servito più a me che a voi ma come scritto sopra sentivo la necessità di sfogarmi un pò e mettere nero su bianco i miei pensieri in questo periodo così difficile per tutti. Se non lo avete mai fatto, scegliete uno dei vostri ricordi preferiti, non necessariamente in viaggio. Di quando vi siete sentiti davvero bene con voi stessi. Chiudete gli occhi, entrateci dentro, rivivete le emozioni di quel momento, sentitele davvero. E ripescatelo ogni volta che avete paura, che siete giù di corda o vi sentite ansiosi. Troverete dentro di voi una risorsa importantissima e davvero utile che forse non sapevate nemmeno di avere.
Buon viaggio tra i ricordi a tutti!