LA ROTTA DELLE EMOZIONI, TRA DUNE E LAGUNE
Eccoci qua, ancora tristi per il rientro da pochi giorni dal nostro viaggio in Brasile, Maranhao durante il quale abbiamo toccato 3 differenti stati: il Cearà, il Piauì ed il Maranhao. Nello specifico “La rotta delle emozioni”, così viene chiamato questo tour, si svolge lungo il tratto che collega Fortaleza a Sao Luis.
Ovviamente non si tornerebbe mai a casa da un viaggio ma riteniamo che, se pur breve, 2 settimane siano più che sufficienti per visitare al meglio questa zona (anzi, direi che noi lo abbiamo fatto anche in maniera più approfondita rispetto alla maggior parte dei tour che vengono organizzati lì).
Noi questa volta avevamo voglia di un viaggio che fosse sì itinerante (perchè fermi non ci sappiamo proprio stare), ma anche ciabatte (ove necessario), caipirinha, mare selvaggio, vento e musica. Senza dimenticare le infinite dune bianche del Parco Nazionale dei Lencois Maranhenses e le splendide lagune di acqua cristallina racchiuse al loro interno. E direi che le nostre aspettative sono state pienamente ripagate.
Se state pensando ad un viaggio che racchiuda tutto questo, questo viaggio in Brasile e più precisamente nel Maranhao è quello che fa per voi!
L’ORGANIZZAZIONE
Passiamo all’organizzazione di questo viaggio in Brasile, Maranhao. Volo Tap prenotato in autonomia con partenza da Bologna, scalo a Roma Fiumicino e a Lisbona ed infine arrivo a Fortaleza. Per il tour invece, avevamo trovato sul web ottime recensioni riguardanti l’agenzia Brasil Planet http://www.brasilplanet.com.br/ita/.
Ha sede a Sao Luis ed è gestita principalmente da ragazzi italiani. Li abbiamo contattati e dopo una lunga chiacchierata telefonica con il mitico Michele, sempre virtualmente presente ed attento durante tutto il viaggio, abbiamo atteso con ansia la loro proposta che poi abbiamo lavorato insieme secondo le nostre esigenze.
Una piccola parentesi sul clima. Visitare questa zona ad Agosto è perfetto. Le piogge terminano circa a Giugno e la stagione locale è l’inverno. Il che significa circa 30 gradi di giorno e 25/26 gradi la sera. Il vento è come sempre presente ma super piacevole. A noi hanno detto che quest’anno il tempo ha fatto un pò le bizze perchè ha piovuto fino a tardi. Effettivamente ci siamo svegliati una mattina a Jericoacoara con un acquazzone degno di nota. La cosa bella è che nel giro di due minuti dal termine il sole è tornato a splendere come se niente fosse accaduto. Generalmente abbiamo sempre avuto comunque bel tempo, con nuvoloni passeggeri spazzati dal vento.
Torniamo però al nostro tour in Brasile, Maranhao lungo “La rotta delle emozioni”, che si è svolto così: trasferimento immediato dall’aeroporto di Fortaleza a Mundaù, che si è rivelata essere un’ottima scelta per noi. Poco o zero turistico, Mundaù è un piccolo villaggio di pescatori, spiaggioni immensi e infiniti sui quali passeggiare, 2/3 ristorantini sulla spiaggia e nient’altro. Ideale per un primo giorno di riposo dopo la stanchezza del viaggio.
Da Mundaù ci siamo spostati, attraversando in 4×4 spiagge e paesini, a Jericoacoara dove siamo rimasti per due notti.
JERICOACOARA
Jericoacoara ci ha stupiti e fatti innamorare di lei. Posto che ovunque in questo viaggio al massimo dovete mettervi le ciabatte, se non fosse per la presenza di diversi localini a Jericoacoara potreste proprio stare a piedi nudi 24 ore su 24.
Ci aspettavamo un paese forse ormai troppo contaminato dal turismo e invece siamo rimasti sorpresi dal trovare un villaggio che sì, vive assolutamente di turismo ma quello bello, e ha mantenuto ad oggi ancora il suo carattere vero. La sabbia la trovi anche all’interno di alcuni negozi, prima di entrare in altri invece devi lasciare all’esterno le ciabatte.
Dai tanti localini e ristorantini arrivano musiche e profumi di tutti i tipi. La spiaggia è un mix di persone che prendono il sole, passeggiano sul bagnasciuga, c’è chi opta per un giro a cavallo, chi attende l’orario del tramonto per salire sulla Duna Do Por Do Sol, magari sorseggiando una caipirinha. Oppure c’è chi si fa rapire dai capoeristi che ogni sera si esibiscono sulla spiaggia.
Da Jeri partono diverse escursioni all’interno del Parco Nazionale che porta il suo nome. Noi siamo stati sia alla Lagoa Paraiso che alla Lagoa Azul viaggiando su un dune buggy con la musica a tutto volume e ci siamo davvero divertiti!
Siamo poi ripartiti da Jeri in direzione di Parnaiba. Anche questo tragitto si è svolto lungo piste sabbiose, fino a Tatajuba, dove abbiamo visto la Lagoa Grande, secondo noi un pò troppo organizzata “Gardaland style”, se ci passate il paragone. Abbiamo proseguito per Camocim e poi abbiamo fatto una sosta a Chaval da dove, salendo una scalinata, si ha una visuale su tutto il paesino incastonato tra pietre gigantesche.
Nel pomeriggio dello stesso giorno abbiamo fatto un giro in barca sul Rio Parnaiba per conoscere il Delta Das Americas. Bellissimo, al tramonto, fermarsi con la barca e attendere la migrazione quotidiana di centinaia di uccelli Guarà (Ibis scarlatto) che letteralmente colorano di rosso gli alberi.
Il giorno dopo siamo ripartiti seguendo una pista che ci ha portato a costeggiare le dune dei Piccoli Lençois ed il nuovo imponente Parco Eolico. Il pranzo a Caburé non ci ha fatto impazzire, non per il cibo che ovunque è buonissimo, ma un pò per la location, approdo costruito per i turisti dal quale si parte in barca per il trasferimento ad Atins.
ATINS
Atins va capita. E per noi non è stato semplice!
Atins è un villaggio di pescatori, le strade sono di sabbia, ci sono poche pousadas che si appoggiano alla precaria rete elettrica quindi aria condizionata ed acqua potrebbero scarseggiare in alcuni momenti.
E’ un luogo affascinante, arrivando in barca abbiamo avuto la sensazione di approdare in un luogo magico e segreto. Noi però ci aspettavamo di trovarlo un pò più autentico invece in Agosto è preso d’assalto dai turisti, principalmente italiani e francesi, e assume un carattere un pò strano. Di un posto semi-selvaggio non del tutto in grado di rispondere alla grande domanda turistica, dove i nativi quasi non esistono più (così ci hanno raccontato) e devoto completamente al turismo, principalmente al kitesurf.
Atins ti confonde perchè ti trovi appunto circondato da un sacco di gente ma sei allo stesso tempo in un paese isolato dove, mentre passeggi sulla spiaggia, puoi essere affiancato da una cavallo o da una mucca che girovagano tranquilli e soli.
Noi abbiamo scelto di passare 3 notti ad Atins, con il senno di poi probabilmente avremmo preferito farne solo 2 e dedicare 1 altra notte ad un altro luogo.
Ovviamente parliamo sempre delle settimane centrali di Agosto, siamo sicuri che visitarla in un altro periodo dell’anno potrebbe regalare emozioni e sensazioni diverse.
Comunque, Atins è anche così piena di gente perchè è il primo vicinissimo punto di accesso al Parco dei Lençois Maranhenses. Nei tre gg che siamo rimasti lì abbiamo effettuato due escursioni al Parco durante le quali abbiamo visitato diverse lagune.
L’aspetto che ci ha stupito di più sono stati i colori (soprattutto della Lagoa Tropical) e la possibilità, in soli pochi minuti di camminata, di trovare angoli solitari e silenziosi di laguna tutti per noi soltanto. Al rientro da una di queste escursioni ci siamo fermati a mangiare da Luzia, tipico ristorante locale divenuto famoso per gli ottimi piatti a base di gamberi (a detta loro, i più buoni al mondo!). Raccontiamo del nostro pranzetto da Luzia qui https://iviaggidicongoewhisky.it/2018/10/22/il-camarao-migliore-del-mondo-ma-da-luzia-ovvio/!
Lungo il trasferimento da Atins a Barreirinhas, avvenuto in barca, abbiamo fatto sosta alla piccola comunità di pescatori Mandacarù. Qui siamo saliti sul Farol do Preguiça, faro di proprietà della marina militare. Da quassù si può godere di una splendida vista panoramica che spazia dai Lençois, al Rio Preguiça, fino all’oceano e alla foresta nativa.
La seconda sosta, Vassouras, non sappiamo se a causa dell’alta stagione che si incrociava giusto con la giornata di domenica, a noi purtroppo ha deluso un pò. Qui vengono letteralmente scaricate barchette piene di gente che impazzisce per i poveri Macachi che vivono lì. Oramai rappresentano un’attrazione, per così dire, da zoo. Tra l’altro ci sono diversi cartelli nei quali viene richiesto di non dare loro cibo ma a quanto pare questa è l’attività che più diverte i visitatori.
Peccato perchè da Vassouras è possibile fare una passeggiata nei piccoli Lençois circondati da un contesto naturale veramente bello.
BARREIRINHAS
Barreirinhas invece ci ha piacevolmente sorpreso. E’ una cittadina ancora autentica nonostante il turismo sviluppato (da qui si accede al punto panoramico più spettacolare che potrete trovare nel Parco dei Lençois).
Noi abbiamo beccato anche un piccolo festival di musica Jazz e questo ha reso l’atmosfera ulteriormente affascinante.
Come dicevamo, l’escursione che dopo circa un’ora di auto su pista sabbiosa porta ad una duna di circa 60 metri da scalare grazie all’aiuto di una corda fissata lungo il suo pendio (è davvero faticoso ma super fattibile per tutti!), regala uno degli spettacoli più incredibili al quale avrete modo di assistere durante questo viaggio.
La fatica della breve salita viene ripagata ampiamente dalla vista della quale godrete dalla cima della duna. Di fronte a voi un mare di dune e lagune bianchissime e alle vostre spalle foresta infinita. Non nascondiamo che alla vista di questo spettacolo ci siamo emozionati.
La natura è davvero una pittrice di talento ineguagliabile.
ESCURSIONE IN QUAD
Eravamo perplessi quando ci è stata proposta un’intera giornata in quad, soprattutto perchè nessuno di noi lo avevamo mai guidato prima, e invece ci sentiamo di consigliarvela se deciderete di aggiungere una giornata in più a Barreirinhas.
Mettete in conto soltanto che si tratterà di una giornata molto lunga. Circa 4 ore all’andata e 4 per ritornare seguendo lo stesso percorso, con sosta per il pranzo di circa 2 ore. Potrete però fare un breve stop per un bagno in una laguna dei Pequenos Lençois e attraverserete paesaggi diversi, dalle dune sabbiose, alla spiaggia selvaggia e alle praterie.
La partenza è appunto da Barreirinhas, con pranzo a Caburè e rientro nel tardo pomeriggio.
SANTO AMARO
Il nostro viaggio nei Lençois si è chiuso a Santo Amaro, sicuramente uno dei luoghi più autentici che abbiamo visitato in questo viaggio.
Qui, anche se sembra impossibile da credere dopo che avrete visto già tante dune e lagune, il parco regala scorci ancora diversi e unici. Le dune sono le più bianche in assoluto perchè le più lontane dal mare, dove il vento ha trasportato il sale e l’acqua risulta di un blu incredibile.
Qui non troverete quasi nessuno quindi potrete sentirvi ovunque i “proprietari esclusivi” per qualche ora della vostra laguna preferita.
Consigliamo l’escursione alla comunità di Betania, ai margini del fiume Rio Alegre e ai piedi delle dune.
Il paese di Santo Amaro è davvero un angolo di Brasile vero e profondo, autentico. Considerate che i bar sono quasi inesistenti, così come i ristoranti, per lo più ubicati all’interno delle pousadas. Non c’è nulla in particolare da vedere e la sua bellezza consiste proprio in questo. La vita scorre lenta, le auto sono quasi inesistenti, i piccoli negozietti seguono orari imprevedibili ed il turismo qui è all’inizio.
Se vi interessa comunque muovervi a piedi suggeriamo di non fare come noi che abbiamo pernottato in una pousada molto carina ma al di là del fiume.
Questo significa che per arrivare in centro dovrete attraversare un fiume a piedi (acqua di poco sopra al ginocchio quando siamo stati noi) e camminare successivamente per una trentina di minuti circa. Affidarvi alle presunte barchette disponibili per attraversare il fiume quando la portata d’acqua è superiore, è a vostro rischio e pericolo. Nel senso che rischiate di non trovare nessuno. In compenso noi ci siamo intestarditi per trovare una sera un passaggio per andare in centro ma poi è stato difficile trovare un ristorante aperto.
ALCANTARA
La nostra esperienza lungo la rotta delle emozioni si è conclusa A Sao Luis da dove, il secondo giorno di permanenza, abbiamo effettuato un’escursione ad Alcantara, uno dei luoghi che ci è piaciuto di più in questo viaggio in Brasile, Maranhao.
Se come noi deciderete di organizzare questa escursione in loco, consigliamo di recarvi al porto almeno un giorno prima. Questo per capire in quale orario partiranno le barche il giorno dopo in quanto tutto viene deciso a seconda delle maree. Lungo tutto il viaggio vi renderete conto che la differenza tra alta e bassa marea è davvero notevole!) .
Se non doveste trovare nessuno, chiamate uno dei numeri che trovate indicati nelle locandine agli sportelli. Avvisate che volete partecipare e recatevi allo sportello il giorno dopo per l’acquisto dei biglietti con anticipo per non rischiare di non trovare posto. Noi, per cercare di rimanere un tempo ragionevole ad Alcantara, abbiamo preso i biglietti di andata e ritorno da due compagnie diverse.
Altro aspetto da non sottovalutare assolutamente è il mare, decisamente molto, molto mosso. Munitevi di pastiglie per il mar di mare se ne soffrite e preparatevi alla giostra perchè per un tratto di circa mezz’ora si balla parecchio!
All’andata il viaggio lo abbiamo fatto su un barcone mentre al ritorno abbiamo utilizzato un catamarano. Quest’ultimo ha reso il tragitto molto divertente ma decisamente molto bagnato (da testa a piedi, borse incluse)!
Sbarcare ad Alcantara è però molto affascinante. Vi ritroverete in un paese dove le rovine dell’antichità si fondono con la modernità di un paesino davvero accogliente e tranquillo. Se poi avete tempo, consigliamo un pranzetto vista mare al ristorante Cantaria.
SAO LUIS
Sao Luis per noi merita un discorso a parte. Abbiamo letto in giro sul web che o la si ama o la si odia, noi non ci sentiamo nè tra gli innamorati, nè tra chi l’ha odiata. Più che altro siamo rimasti perplessi e un pò dispiaciuti.
Sicuramente l’abbiamo visitata in un periodo molto turistico, però Sao Luis a noi ha lasciato la malinconia di quello che di bello sicuramente è stato in passato. Gli antichi palazzi sono rimasti tali e quali e gli azulejos riportano ad un fascino indiscutibile però rammarica vedere tanto abbandono.
Qualche angolo si accende ogni tanto con un gruppetto che suona musica dal vivo fuori da un locale. Oppure con la capoeira danzata al primo piano di un antico palazzo del centro storico.
A noi onestamente ha spiazzato un pò trovarci in una città Patrimonio Unesco che però pare abbandonata a se stessa. I negozi sono quasi inesistenti, così come i ristoranti o i locali. Ci sono eh, ma non sono obiettivamente particolarmente curati.
Il tutto, così come gli abitanti, si è spostato sul lungo mare. Qui troverete invece moltissimi locali e ristoranti e la gente si ritrova per lunghe passeggiate o per fare sport. Sicuramente molto meno affascinante rispetto all’antico centro comunque.
Durante la settimana, di sera, in centro a Sao Luis ci hanno sconsigliato di andare a causa della delinquenza che qui, come purtroppo in altre città brasiliane, abbiamo respirato parecchio. Il venerdì ed il sabato invece la città si anima anche di notte e si riempie di giovani che hanno voglia di fare festa. Consigliamo di tenere gli occhi aperti perchè abbiamo purtroppo assistito ad uno scippo e da uno ne siamo scampati anche noi. Triste vedere che gli autori erano dei bimbi che non avranno avuto più di 10 anni.
Anche di giorno purtroppo ci hanno consigliato di rimanere sulle strade principali e ci hanno fatto vedere le scale oltre le quali era meglio non avvicinarsi. Purtroppo, facendo due passi in più, abbiamo scorto alcune bellissime antiche ville ben nascoste oltre gli alti muretti. Questo ci ha fatto pensare a quante altre forse avremmo potuto vederne, ma non ce la siamo sentiti di spingerci in strade isolate o vuote. In ogni modo a noi non è accaduto nulla.
Un aspetto sicuramente molto interessante della città è che ospita una delle maggiori comunità afrobrasiliane di tutto il Brasile. Sao Luis viene considerata da qualcuno la “Brazilian Jamaica” quindi vi capiterà di incontrare diversi Rasta Men con la maglietta di Bob Marley. Insomma, un gran bel mix!
Che dire, questo viaggio in Brasile lungo la rotta delle emozioni ci è davvero rimasto nel cuore e ha superato le nostre aspettative. Cercavamo semplicità, divertimento, relax, musica, luoghi poco battuti e cocktails super e siamo stati più che accontentati!
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