LA CASAMANCE
Durante il nostro viaggio in Guinea Bissau, tra il Dicembre 2019 ed il Gennaio 2020 poco prima che il Covid-19 cambiasse la vita di tutto il mondo, abbiamo vissuto un’esperienza molto particolare al confine con la regione della Casamance, Senegal.
Non bastava andare in Guinea Bissau, direte voi? No, la volevamo fare ancora più particolare!
Scherzi a parte, durante uno dei nostri primi giorni nel paese siamo stati ospiti di un villaggio al confine con la regione della Casamance. Quest’area senegalese è stata per diversi anni teatro di importanti scontri e di guerra civile. Ancora oggi pare si verifichino saltuariamente atti di banditismo ed attacchi periodici soprattutto tra le forze di sicurezza senegalesi e i ribelli.
Per questo viaggio ci siamo affidati ad un Tour Operator. Presupponiamo che, se è stato deciso di includere una tappa in un villaggio al confine con la Casamance, evidentemente è possibile visitare la zona, con tutte le accortezze del caso.
Per aggiornamenti costanti sulla situazione del paese e dell’area vi rimandiamo comunque al sito di Farnesina http://www.viaggiaresicuri.it/country/SEN
AL VILLAGGIO
Durante il tragitto lungo la strada che ci ha portato in questo villaggio al confine con la Casamance non ci siamo mai sentiti in pericolo. Una volta arrivati al villaggio poi è iniziata la festa organizzata per noi.
Il villaggio intero ci ha accolti con grande entusiasmo e gentilezza e ci ha deliziato con danze e canti popolari.
Inutile dire che dopo appena qualche minuto avevamo bambini in braccio e per mano, come quasi sempre accade in Africa 🙂
La cosa buffa è stata che, come ci aveva anticipato la nostra guida, i bambini si litigavano pezzi del nostro corpo. Uno voleva un dito, l’altro voleva il braccio, un’altro ancora il dito rimanente..e per questo scoppiavano veri e propri drammi! 🙂
Alla fine dello spettacolo ha preso la parola il capo villaggio e, ad alta voce, ha nominato me, Fabio e la nostra compagna di viaggio “Ambasciatori” di questo puntino remoto, al confine con la Casamance.
Ci ha ringraziato tanto della nostra visita. Ci ha chiesto di ritornare nel nostro paese e dire a tutti, quanto più potevamo, che la Casamance e le aree limitrofe non sono più zone pericolose come in passato. Che come nel resto del paese è possibile organizzare viaggi. Che purtroppo il turismo di oggi non si sviluppa in quella zona a causa dei conflitti di ieri ma che nessuno si occupa di dire come stanno oggi le cose. E così queste persone vivono a stento.
Ho preso io la parola al lato del cerchio che gli abitanti del villaggio avevano disegnato intorno a noi. In quel silenzio surreale e con decine e decine di occhi puntati addosso ho promesso che rientrati in Italia avremmo parlato di quanto avevamo visto e vissuto.
E’ stato un momento molto emozionante durante il quale la voce a tratti mi si è rotta.
Quelle persone speravano davvero in un aiuto da parte nostra. Essere nominati “Ambasciatori” ha significato davvero sentirsi eletti “Re” o “Regina” del loro villaggio.
In cuor mio ho avvertito tristezza, perchè sapevo e so che purtroppo per queste genti non possiamo fare molto.
IL NOSTRO MESSAGGIO
Sappiamo che ci vuole comunque molta attenzione per organizzare un viaggio nella zona al confine con la regione della Casamance. Siamo però l’esempio che, con le dovute attenzioni, è possibile.
E se anche soltanto una persona un giorno decidesse di visitare quell’area dopo avere letto questo articolo allora la nostra nomina di “Ambasciatori” avrebbe avuto un senso.
Per qualsiasi informazione su come abbiamo organizzato il nostro viaggio in Guinea Bissau non esitate a contattarci!