EOLIE MAGICHE

by Congo e Whisky
Ginostra
SALINA E IL MAGNETISMO DI IDDU CON IL SUO PICCOLO SEGRETO NASCOSTO…GINOSTRA

Perchè abbiamo scelto di concederci una piccola vacanzina alle isole Eolie? “Il Postino”, di Massimo Troisi, è uno dei nostri film preferiti girato, in parte, anche alle Isole Eolie, più precisamente a Salina. Io (Congo), l’ho visto per la prima volta soltanto un paio di anni fa, nel 2016..lo so, sveglia! direte voi.. Comunque, me ne sono innamorata e insieme a Whisky lo abbiamo riguardato almeno altre 5/6 volte, finendo sempre per commuoverci ed emozionarci. A fine Aprile 2017, spinti anche dall’amore per questo film, abbiamo deciso di concederci una fuga primaverile e abbiamo optato per due isole facenti parte dell’ arcipelago delle Isole Eolie: Salina e Stromboli. 

Mi vergogno un pò  ma sono quasi gelosa di questo viaggio, ho paura che raccontarlo possa fare male a questi luoghi dove veramente abbiamo respirato un’aria magica e dove la forza della natura la fa davvero da padrona. Mi raccomando dunque…maneggiare questo racconto con cura! 🙂

ORGANIZZARE IL VIAGGIO ALLE EOLIE

A fine Aprile un viaggio alle Eolie è un pò rischioso perchè è ancora presto e le condizioni meteo potrebbero non essere favorevoli, potreste seriamente rischiare di vedere annullato il vostro aliscafo e dovere, ahimé, rimanere per qualche notte in più. L’aspetto positivo invece, se come noi amate i luoghi poco affollati che profumano di turismo autentico, è proprio che in questo periodo ancora c’è pochissima gente. Una meraviglia! A noi è andata bene, qualche nuvola ogni tanto che ha reso l’atmosfera ancora più particolare, un pò freschino la sera ma possiamo dire di avere passato alle Eolie 5 giorni perfetti! 

Raggiungere le Eolie è un pò brigoso, noi siamo partiti con Ryanair da Bologna la mattina presto e siamo atterrati su Catania. Da casa avevamo già prenotato un transfer privato con la compagnia Tarnav – Eolian Shuttle https://www.eolianshuttle.tarnav.it/ che dall’aeroporto di Catania ci ha portati al porto di Milazzo dove poi abbiamo preso il nostro aliscafo, prenotato invece con Liberty Lines https://www.libertylines.it/ . Dal porto di Santa Marina di Salina, dove siamo arrivati nel primo pomeriggio, ci siamo fatti accompagnare da un piccolo autobus fino a Malfa.

Lì ci attendeva con la sua mitica ape car Lorenzo, il simpaticissimo proprietario del Turkiscu Room&Breakfast, che vi consigliamo assolutamente http://www.turkiscu.it/.

Lorenzo è una persona molto disponibile ed interessante, sempre pronto per due chiacchiere con le persone che ospita e a dispensare consigli su ristoranti e altro. E’ stato bello parlare con lui e sapere di come ha deciso di cambiare totalmente vita per intraprendere la sua avventura alle Isole Eolie. La sua struttura è piccola, tranquilla, con camere molto carine e pulite, una piccola piscina e offre un’ottima colazione. Io lo definirei quasi un “boutique bed&breakfast”.*

*Aggiornamento Marzo 2020. Abbiamo saputo che purtroppo Lorenzo non c’è più. Ci auguriamo che dall’alto possa leggere queste nostre due righe e sorridere. Non sappiamo al momento che cosa ne sarà del bed&breakfast.

SALINA

Noi abbiamo noleggiato un auto a Malfa e per un giorno e mezzo abbiamo girato l’isola in lungo e in largo. Appena arrivati in paese abbiamo fatto una passeggiata fino alla spiaggia di sassi dello Scario dove, ovviamente, c’eravamo solo noi. Le temperature non permettevano esattamente il costume ma la maglietta e i pantaloncini sì quindi ci siamo fermati un pò qua e abbiamo goduto del magnifico sole.

Nel tardo pomeriggio poi abbiamo proseguito con una passeggiata a Malfa, dove abbiamo gustato un’ottima granita siciliana! Per la sera abbiamo scelto un ristorante carinissimo che abbiamo raggiunto a piedi su consiglio di Lorenzo, La Pinnata del Monsù, dove siamo stati veramente bene e dove io ho mangiato un antipasto di pesce crudo davvero molto buono!

Il giorno dopo siamo partiti con la nostra auto all’esplorazione dell’isola: ci siamo emozionati camminando lungo la famosa strada che Massimo Troisi percorreva in bicicletta per raggiungere la casa di Pablo Neruda, abbiamo messo i piedi un pò in ammollo al famoso piccolo porticciolo di pescatori del film e siamo rimasti senza fiato davanti alla splendida baia di Pollara vista dall’alto.

Purtroppo la spiaggia del film non è più accessibile a causa dell’erosione del mare ma il colpo d’occhio è veramente spettacolare. E poi via, pranzo a Leni, stop a Rinella e poi verso Lingua, dove è d’obbligo una granita Da Alfredo. Eolie, SalinaIl mattino seguente abbiamo ripreso l’aliscafo che ci ha portati a Stromboli. Seguendo il consiglio di una coppia di nostri amici abbiamo optato per un soggiorno più da “eremiti esclusivi”, passatemi il termine anche se può sembrare troppo altezzoso. Abbiamo infatti dormito a Ginostra, meraviglioso, piccolissimo e isolato borgo che sorge sull’isola di Stromboli, più o meno dalla parte opposta rispetto all’omonimo paese.

GINOSTRA, STROMBOLI

C’è chi dice che Ginostra abbia 40 abitanti fissi, chi 27, a noi hanno detto 18. Quello che è certo è che noi a Ginostra abbiamo lasciato il cuore.  Ed il merito è suo e di Iddu. A Ginostra si approda, in bassa stagione, se il capitano dell’aliscafo decide di fermarsi. Scherzi a parte, alle volte qualche giro viene annullato causa mal tempo o mare mosso (o anche leggermente mosso).

Non ha strade, non ci sono auto, solo qualche mulattiera, ed è collegata a Stromboli soltanto tramite aliscafo. Basti pensare che mentre scendevamo dall’aliscafo tutto il personale di bordo continuava a ripeterci e a farci presente che non eravamo a Stromboli ma Ginostra! 

Noi siamo stati ospiti di Mariangelica Ginostra House e ci siamo trovati molto bene. Praticamente si dorme in questa casa in tipico stile eoliano dove avete la possibilità di affittare una camera (con servizi) e di usufruire di una splendida cucina all’aperto nella quale ogni ospite può preparare quello che preferisce. 

A Ginostra ci sono 3 ristoranti, quando siamo andati noi erano tutti ancora chiusi, e un paio di mini-mini-mini market, nei quali si può trovare però davvero tutto.

La filosofia è quella di cercare di fare lavorare un pò tutti in paese quindi abbiamo acquistato un pò di qua e un pò di là. Non siamo degli escursionisti esperti ma ci piace molto prendere il nostro zainetto e fare passeggiate quindi per due giorni l’isola ce la siamo goduti così, io e Whisky, a piedi su e giù per sentieri e mulattiere, tra il vento, il profumo dei fiori, il suono del mare e i racconti dei pochi abitanti incontrati. Ginostra è davvero magica, noi ci siamo sentiti fortunati ad averla scoperta, qui sembra di tornare indietro nel tempo, dove tutto pare molto più semplice e lento.

Ginostra, Eolie

Il vulcano Stromboli ha un’attività ordinaria, erutta cioè con regolarità circa ogni ora. Ovunque vi troviate sull’isola è impossibile non avvertire i suoi brontolii. A noi ha affascinato tantissimo, ci siamo sentiti suoi ospiti, piccole creature al suo cospetto.

Da Ginostra parte un breve e semplice sentiero, della durata di circa 40/45 minuti, che porta esattamente a fianco della sciara del fuoco, il pendio del vulcano nel quale si depositano regolarmente lava, lapilli e scorie. Noi non sapevamo assolutamente cosa aspettarci ma quando siamo arrivati siamo rimasti senza fiato.

La sciara del fuoco è imponente, di un intenso colore marrone scuro che contrasta con il blu del mare ed il verde dei cespugli e noi siamo rimasti esterefatti da quanto eravamo vicini. Talmente tanto esterefatti che abbiamo chiesto agli abitanti del paese se fosse stato possibile andarci di notte e così abbiamo fatto!

Con la nostra bella luce frontale abbiamo ripercorso lo stesso sentiero la sera dopo cena. A parte le mie paranoie sulle eventuali streghe che potevano seguirci, vedere all’improvviso (se pur da lontano) dal sentiero i lapilli rossi che si levano in alto nel cielo, accompagnati dai brontolii di Iddu, ci ha fatti urlare dallo stupore e ci ha regalato un’energia pazzesca. 

L’ultimo giorno abbiamo dovuto cambiare i nostri piani perchè in origine avevamo pensato di dormire tre notti a Ginostra, spostarci con aliscafo a Stromboli per la salita sul vulcano, e rientrare in nottata con un taxi boat ma alcuni ospiti della nostra stessa struttura ci hanno detto che la sera prima sono stati obbligati a dormire a Stromboli per mancanza di collegamenti notturni tra i due paesi.

STROMBOLI E IL VULCANO

Così abbiamo lasciato a malincuore Ginostra, ci siamo sistemati a Stromboli e poi siamo andati a prenotare la nostra salita al vulcano con l’agenzia Magmatrek http://magmatrek.it/ .

Ce ne sono diverse di agenzie che offrono questo servizio, noi con loro ci siamo trovati molto bene. Prima di prenotare giustamente ci hanno chiesto se fossimo davvero convinti di prendere parte all’escursione. Chi è abituato a camminare sicuramente non avrà alcun problema ma la salita ai crateri non va sottovalutata. Si tratta comunque di un dislivello di circa 925 mt. effettuati in più o meno 4 ore e non è poco

La prima parte soprattutto è piuttosto faticosa. Il terreno in alcuni punti è friabile quindi si fa più fatica. Si suda tantissimo e una volta in vetta fa freddo, può capitare ci sia talmente vento da non vedere nulla a causa del fumo.

A noi è andata bene perchè il cielo si è aperto mano a mano salivamo quindi abbiamo goduto, oltretutto, di un meraviglioso tramonto.

E poi Iddu, beh…c’è poco da dire…non saremmo mai voluti scendere. La potenza e l’energia che sprigiona è indescrivibile, assistere alle sue esplosioni è sicuramente una delle esperienze più belle che abbiamo mai vissuto.

Iddu l’abbiamo percepito come una presenza. E’ come un’entità forte che pare osservarti continuamente da qualsiasi punto dell’Isola e pronto a ripeterti ogni ora “ehi, qua il padrone sono io!”. 

Stromboli, Eolie

La discesa dal vulcano avviene sul lato opposto rispetto alla salita ed è più rapida. Comunque siamo arrivati in paese intorno alle 23:00 e lì una pizza ed una birra fresca ce la siamo proprio meritati!

Ricordate di non mangiare pesante prima di salire e di portarvi qualche snack che vi dia energia. Noi avevamo preso qualche piccolo dolcetto tipico in una pasticceria locale a base di mandorle, pistacchi e cioccolato. Si sono rivelati davvero utili..oltre che ottimi!

La nostra breve avventura alle Isole Eolie è terminata qua, ma il nostro è stato sicuramente un arrivederci, c’è ancora tanto da scoprire laggiù. 

Se vi è piaciuta la nostra esperienza alle meravigliose isole Eolie vi va di condividere il nostro articolo sui vostri canali social?

You may also like

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

Privacy & Cookies Policy