Vi avevamo promesso un articolo con le tappe che abbiamo toccato durante la nostra ultima gita a Venezia ed eccoci qua (un po’ in ritardo e ce ne scusiamo). Abbiamo scritto nel titolo “quasi insolita” perché noi non abbiamo scoperto nulla di nuovo ma abbiamo selezionato qualche consiglio trovato qua e là sul web e ci abbiamo costruito sopra un itinerario che, tra una domenica ed un lunedì, ci ha portati a camminare per un totale di quasi 40 km! Quindi sì, quello che vi elenchiamo di seguito lo abbiamo visto fermandoci a Venezia per una sola notte. Ma entriamo nel vivo dei suggerimenti sulla nostra Venezia (quasi) insolita :
– Trasporto: siamo arrivati con l’alta velocità da Reggio Emilia direttamente alla Stazione di Venezia S. Lucia, che si trova già in centro città. Alle 11:00 del mattino eravamo già in hotel.
– Sistemazione: noi abbiamo scelto l’hotel Ca Vendramin Zago nel sestiere di Cannaregio,a 15 min a piedi dalla stazione, a due passi dalla principale arteria pedonale della città ma in una zona super tranquilla, come piace a noi
Ed ecco la nostra Venezia insolita:
– Iniziamo con una bomba: le mani giganti di Lorenzo Quinn, una scultura enorme realizzata dall’artista in occasione della Biennale del 2019, danno vita a “Building Bridges”. Si tratta di sei coppie di mani, alte 15 metri ciascuna, che simboleggiano i valori di amicizia, saggezza, aiuto, fede, speranza ed amore. Per ammirare quest’opera, che siamo sicuri lascerà anche voi a bocca aperta per le dimensioni, dovrete camminare un po’ e attraversare lo spazio Thetis dell’Arsenale Nord. E’ probabile che qualcuno vi dica che l’opera non è visibile, che è coperta…non è vero! Al momento è visibilissima, bisogna soltanto fare un pochino di fatica per scovarla ma sarete ripagati! A questo link qualche informazione in più sull’artista Home – Lorenzo Quinn .
– Despar Teatro Italia: un supermercato all’interno dell’ ex cinema Teatro Italia, merita una visita veloce
– Ponte del chiodo: antichissimo ponte che conduce ad un’abitazione privata, uno dei due soli rimasti senza parapetto. L’altro si trova sull’isola di Torcello
– Calle Varisco: la calle più stretta di Venezia con i suoi 53 cm di larghezza
– Campo Santi Giovanni e Paolo: uno dei campi più grandi di Venezia, a noi è piaciuto tantissimo per l’atmosfera tranquilla. Consigliamo uno stop all’antica pasticceria Rosa Salva, non ve ne pentirete!
– Palazzo Tetta: al momento non si può visitare ma è comunque bello vedere uno dei pochi palazzi a Venezia circondato su tre lati dall’acqua
– Libreria Acqua Alta: ormai di insolito non ha nulla purtroppo ma merita comunque la visita, posto molto suggestivo e originale
– La cripta di San Zaccaria, perennemente allagata a causa dell’innalzamento progressivo del livello del mare
– La ruota degli innocenti al Monastero della Pietà: in antichità permetteva alle madri che non sarebbero state in condizione di allevare il loro bambino di lasciarlo in assoluto anonimato al monastero. Una volta fatte suonare le campane, le suore erano avvertite e la madre poteva allontanarsi senza essere vista da nessuno. Ora dalla porta si intravedono gli interni di un hotel ma è comunque una tappa interessante.
– Proseguiamo lungo la nostra Venezia insolita con la Scala Contarini del Bovolo: particolare scala a chiocciola (bòvolo nel dialetto veneziano) facente parte dell’omonimo palazzo. Non siamo entrati ma sicuramente regala una bella vista sulla città
– La porta della botte: Venezia è piena di porte, alcune molto interessanti come questa che deve la sua particolarità alla base allargata che permetteva il passaggio delle botti di legno che venivano fatte rotolare all’interno
– Ponte delle Tette e Rio terà delle Carampane: vicino a questo ponte sorgevano in passato diversi bordelli e si dice che le prostitute si affacciassero alle finestre esponendo le loro grazie. Poco lontano trovate il Rio terà delle Carampane. Qui invece sorgevano le case del Signor Rampani, utilizzate come ospizi per prostitute anziane.
– Campo Santa Margherita: fra i campi più grandi della città, vivace e pieno di ristoranti e locali
– La porta blu: una delle porte più fotografate di Venezia. Non per la lavorazione o per altri motivi ma la forma gotica, il colore, la posizione la rendono molto affascinante. E’ mappata su Google Maps quindi non avrete difficoltà a trovarla
– Squero Domenico Tramontin e figli e Squero San Trovaso: due fra i più antichi e famosi squeri veneziani, i cantieri dove si costruivano e riparavano le gondole ed altre imbarcazioni (cosa che avviene ancora oggi). Fra i posti che ci hanno affascinati di più senza dubbio! Potete anche prenotare visite guidate ( https://www.tramontingondole.it/ e http://www.squerosantrovaso.com/ )
– Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone: volevamo visitare una delle scuole presenti in città e abbiamo scelto questa. Piccola ma di una bellezza incredibile grazie agli interni autentici e ben conservati e alle opere del Carpaccio
Altre zone conosciute che avevamo già visto ma dove siamo tornati con piacere:
– Punta della dogana, se vi va di camminare seguite il lato canale della Giudecca, pur essendo in pieno centro in realtà qui troverete poche persone e tranquillità
– L’Arsenale: adoriamo venire qui, nell’area circostante la Porta dei Leoni, troviamo sia un angolo super affascinante (cosa non lo è poi a Venezia?!)
– Piazza San Marco sinceramente l’abbiamo praticamente sfiorata per evitare la troppa gente ma, per la prima volta, siamo saliti sul campanile dal quale ovviamente si può godere di una fantastica vista su Venezia
Si conclude qui il nostro itinerario attraverso alcuni dei luoghi meno conosciuti di Venezia, speriamo che possa esservi utile per programmare la vostra prossima visita in questa meravigliosa città che ogni volta riesce sempre ad incantarci e a riempirci il cuore!
Ps. Se potete andare in settimana ovviamente evitate le orde di turisti e i prezzi degli hotel sono più bassi rispetto al weekend. Buona Venezia insolita esploratori!





